Il consiglio direttivo del Parco nazionale dell'Asinara riprende in mano il progetto "Asinara Emissioni Zero" dopo tre anni dalla presentazione e concentra le risorse sulle colonnine di ricarica e sugli impianti del fotovoltaico.

Il Piano di mobilità sostenibile era stato interamente finanziato dalla Fondazione di Sardegna con 750mila euro, spalmabili in tre anni, attraverso il progetto "Asinara Emissioni Zero" curato dall'Ente Parco. Sei i mezzi elettrici, 4 auto elettriche e due minibus da 9 posti a servizio del personale del parco, è quanto era previsto nella fase di sturt up del progetto insieme alla realizzazione di colonnine per il rifornimento dei mezzi dislocate nei tre punti strategici dell'isola: Fornelli, Cala Reale e Cala d'Oliva.

Il Consiglio direttivo approva la modifica del progetto che elimina gli accumulatori, strumenti in grado di conservare l'energia prodotta per essere utilizzata nelle ore notturne.

"Sarebbe uno spreco di risorse e di energia - osserva Antonio Diana, vicepresidente del parco - perché in tre anni sono cambiate molte cose, e quindi sarebbe più utile agganciarsi alla rete di distribuzione pubblica che si sta già predisponendo, e l'energia prodotta dai nostri impianti fotovoltaici potremmo immetterla nella rete Enel e prelevarla quando ci serve. Quelle risorse che prima avevamo pensato di impegnare sugli accumulatori secondo un sistema chiuso potrebbero essere investite sull'incremento degli impianti fotovoltaici e sull'acquisto di altre colonnine che servono anche agli operatori del parco".

Un modo per rendere possibile la dismissione degli attuali mezzi con motore a combustione. Due invece i punti di autoproduzione della energia elettrica, che il direttivo del parco potrebbe decidere di incrementare, con pannelli fotovoltaici piazzati su lastrici solari, sistemati nei tetti dei centro servizi di Cala Reale e Fornelli.

"In questo modo si aumenta la produzione di energia e si rende disponibile anche per gli operatori che più facilmente sarebbero predisposti ad investire sull'acquisto di auto elettriche, uno degli strumenti che favorisce il riconoscimento della Carta Europea".

Mariangela Pala
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