Con uno stratagemma fiscale ha evaso le tasse per 35mila euro. E così i finanzieri della Stazione Navale di Cagliari e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane gli hanno sequestrato la barca a vela, uno sloop da 16 metri, del valore di 160mila euro, ormeggiata al porto turistico di Teulada.

A finire nel mirino del Fisco, una società statunitense, riconducibile a un manager bulgaro.

Secondo quanto accertato, l'imbarcazione non aveva i requisiti per usufruire del beneficio dell’esenzione dai diritti di confine per i mezzi di trasporto battenti bandiera extra-UE.

In particolare, ipotizzano gli inquirenti, il manager avrebbe creato la società negli Usa solo e soltanto per poter mantenere in Sardegna l'imbarcazione, avvalendosi del regime di temporanea importazione, che garantisce l'esenzione dal pagamento dei diritti di confine.

Una sorta di contrabbando illegale, insomma, che ha fatto scattare denuncia e sequestro. E non è l'unico caso scovato nell'Isola.

"Negli ultimi anni - spiega una nota congiunta delle Fiamme Gialle e dell'Agenzia della Dogane - l’intensa attività investigativa e di intelligence è sfociata nel sequestro di decine di imbarcazioni che, fraudolentemente, beneficiavano delle agevolazioni previste dal regime doganale di ammissione temporanea. Una buona parte degli yacht sequestrati erano, infatti, fittiziamente intestati a società straniere la cui disponibilità, invece, era riconducibile a cittadini dell’Unione Europea che, in tal modo, aggiravano la normativa doganale per evitare il pagamento dei diritti dovuti".

(Unioneonline/l.f.)
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