"Non devono più accadere gravi episodi come quello avvenuto nella sede della Guardia medica di Senorbì lo scorso gennaio: la struttura deve essere messa in sicurezza".

Lo sostiene il gruppo in Consiglio regionale Progressisti che, partendo dal caso del medico rimasto ferito a causa della caduta di un letto-armadio mentre era in servizio, ha presentato una mozione al presidente Christian Solinas e all'assessore alla Sanità Mario Nieddu.

"Da diverso tempo i medici di Continuità Assistenziale stanno lavorando in condizioni difficili - afferma la consigliera Laura Caddeo, prima firmataria della mozione -. Da un lato stanno subendo una serie di rilevanti inadempimenti contrattuali da parte dell'Ats; dall'altra operano in strutture oltre i limiti della praticabilità, rischiando talvolta la propria salute e sicurezza".

Su quanto accaduto a Senorbì è aperta un'indagine dei carabinieri.

"Diverse organizzazioni sindacali hanno evidenziato gli inadempimenti dell'Ats nella mancata osservanza della contrattazione collettiva e delle leggi regolanti il settore - continua Caddeo -, manca in particolare l'organizzazione dei corsi obbligatori, un fatto che nega la possibilità ai professionisti sanitari di ottenere una formazione qualificata e di valore, e di usufruire del principio di retribuzione per 40 ore annue di formazione continua. Manca in maniera grave l'adeguamento strutturale di tutte le sedi di Continuità Assistenziale nell'hinterland cagliaritano e nella provincia di Oristano".

I Progressisti Sardi chiedono urgentemente di riferire su quali interventi voglia attuare la Giunta. "Occorre una svolta, un passo in avanti deciso per risolvere con adeguatezza le problematiche vissute giornalmente nei presidi di tutta la Sardegna".
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