Si sono svolti ieri a Quartu i funerali di Benito Lai e di sua moglie Annalisa Ravenna.

L'87enne qualche giorno fa ha ucciso con un colpo di pistola la donna e infine si è tolto la vita. La tragedia è andata in scena a bordo della loro auto, nel cortile della villetta di via Canepa.

Decine di amici, parenti e conoscenti della coppia e dei quattro figli hanno partecipato al rito nella Sala Commiato del cimitero di San Michele. Le due bare erano una accanto all'altra.

"Il vostro amore - ha detto il figlio Bruno - è stato travagliato in alcune fasi: ha comportato inciampi, allontanamenti. Soprattutto, per noi figli, è stato l'origine e la cornice della nostra esistenza".

"Babbo era ateo - ha aggiunto leggendo un foglietto -, credeva che la morte fosse la cessazione dell'esistenza, una sorta di eterno sonno senza sogni. Mamma un po' credeva: in una specie di padre, in un essere superiore non meglio definito".

"Se invece - ha concluso - doveste aver trovato un dio, desidererei che fosse un dio misericordioso, come quello del vostro De André, che bacia sulla fronte i suicidi accogliendoli in paradiso".
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