I carabinieri del Nas di Cagliari dalle prime ore di questa mattina hanno iniziato a notificare gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Oristano nei confronti di 15 tra medici e infermieri che avrebbero abusato della propria posizione somministrando il vaccino Pfizer a propri familiari non rientranti tra le categorie prioritarie.

Abuso d'ufficio e peculato i reati ipotizzati nei confronti degli indagati.

La Procura di Oristano ha aperto un'inchiesta in seguito all'informativa dei Nas, un'indagine avviata nel mese di marzo, quando erano emerse irregolarità nella somministrazione dei vaccini ad alcune categorie di professionisti.

Indagini analoghe hanno coinvolto un po' tutta l'Italia per far luce sui tanti "imbucati" che hanno ricevuto il vaccino a discapito di anziani e persone fragili che ancora oggi continuano a morire a centinaia a causa del Covid.

A Oristano, a fine marzo i Nas avevano raccolto una cospicua documentazione nel Poliambulatorio di via Pira, nell'ospedale San Martino e negli uffici dell'Igiene pubblica in via Carducci, dove si trova la sede amministrativa della Assl.

Le indagini si sono concentrate sul Punto vaccinale territoriale di Oristano dove operavano i 15 indagati. Nelle scorse settimane sono stati acquisiti gli elenchi e i certificati vaccinali.

Analizzandoli gli specialisti dell'Arma hanno riscontrato le irregolarità e venerdì scorso i carabinieri hanno consegnato al procuratore della Repubblica di Oristano, Ezio Domenico Basso, una dettagliata informativa sfociata oggi negli avvisi di garanzia.

Si tratterebbe solo di un primo filone d'inchiesta: sotto la lente della Procura, infatti, ci sarebbero altre categorie di soggetti che avrebbero ottenuto il vaccino senza averne diritto.

(Unioneonline/L)
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