Sei chili di pesce e 300 ricci sono stati sequestrati dagli agenti dell'unità navale della Forestale di Oristano, durante un servizio di vigilanza lungo le coste finalizzate al contrasto della pesca abusiva. La zona di mare interessata dai controlli è quella della marina di Arbus, tra Pistis e Porto Palma, nella giurisdizione di Oristano. Due gli episodi: il primo ha interessato due pescatori professionisti che stavano esercitando la pesca subacquea con l'uso del fucile; nel secondo sempre due pescatori, ma abusivi, in un tratto di mare dove la pesca è vietata, poiché ricadente nella "Macroarea 5A", tra quelle interdette al prelievo del riccio per tre anni, al fine di favorire il recupero delle popolazioni.

Uno dei pescatori abusivi dovrà pagare una sanzione amministrativa di 3mila euro per aver esercitato la pesca subacquea marittima in tempo e in zona vietata; l'altro dovrà pagare una sanzione amministrativa di 1.000 euro per aver esercitato la pesca di ricci di mare non essendo pescatore professionale. I pescatori professionali, trovati in possesso di fucile e di altre attrezzature da pesca, invece dovranno pagare una sanzione amministrativa da 1.000 euro ciascuno, per aver esercitato la pesca subacquea marittima in tempo vietato, dal tramonto al sorgere del sole.

I ricci sequestrati sono stati successivamente rigettati in mare, mentre il pescato è stato devoluto in beneficenza alle suore della mensa della Caritas di Oristano.

Il direttore del Servizio territoriale della Forestale di Oristano, Tiziana Pinna, ricorda che: "il calendario della pesca dei ricci di mare ha previsto l'apertura della pesca professionale il 16 novembre 2020 e la chiusura il 17 aprile 2021, con orario di pesca dalle 6 alle 14, e con esclusione della domenica. Anche per la corrente stagione la pesca dei ricci è riservata ai soli pescatori professionisti e dunque vige il divieto assoluto di pesca per i pescatori sportivi e ricreativi".
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