Le interrogazioni fioccano come le proteste. Tutti scendono in campo per difendere i Giganti del Sinis, quelli che la Soprintendenza vuole traferire a Cagliari per il restauro.

"Il presidente Solinas e l'assessore Biancareddu si attivino con urgenza per evitare lo scippo ai danni del territorio del Sinis". A chiederlo attraverso un'interrogazione sono i consiglieri del Partito Democratico guidati da Gianfranco Ganau.

"Considerato il valore identitario col territorio dei reperti, non si comprendono i motivi di tale scelta - scrive Ganau -. Anche le operazioni di restauro, se adeguatamente pensate e promosse, potrebbero costituire un importante momento di valorizzazione del complesso archeologico".

I portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera Lucia Scanu, Mario Perantoni, Luciano Cadeddu, Pino Cabras e Paola Deiana, intervengono con una interrogazione parlamentare: "Riteniamo che la decisione da parte della Sovrintendenza non sia condivisibile. Il restauro in loco delle statue dei Giganti può rappresentare un'ulteriore attrattiva turistica di rilancio per il polo museale di Cabras e del sito di Mont'e Prama. Abbiamo chiesto al Ministro quali iniziative intenda adottare al fine di garantire che le programmate attività di restauro vengano realizzate sul territorio".

Pieno sostegno all'iniziativa del sindaco di Cabras Andrea Abis che si oppone al trasferimento dei Giganti arriva dal consigliere regionale Diego Loi e da tutto il gruppo dei Progressisti. "Lo sviluppo locale nei territori passa anche attraverso la cultura - sottolinea Loi -. I Giganti sono opere uniche e inestimabili, che costituiscono un grosso attrattore culturale e turistico per tutto il territorio provinciale e non possono essere strappati dal loro luogo d'origine. Sarebbe una sicura occasione di importanti ricadute economiche per Cabras".
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