Aveva mozzato le orecchie e la coda a sei cuccioli di dogo sardo. L'uomo pensava di farla franca ma i carabinieri di Riola Sardo hanno scoperto tutto.

Per un operaio di Baratili San Pietro, di 55 anni, è così scattata la denuncia per maltrattamento di animali. Per una legge del 2016 rischia anche la reclusione da tre mesi a un anno e la salata sanzione da 3 a 15mila euro.

L'episodio è venuto alla luce alcuni giorni fa quando una segnalazione ha permesso ai carabinieri della stazione di Riola Sardo, diretti dal maresciallo Raimondo Orgiu, di individuare gli animali. All'interno di un giardino privato tra le campagne di Riola e Baratili San Pietro, sono stati ritrovati otto cuccioletti di "dogo sardo" insieme ai loro genitori. A sei dei cagnolini erano state mozzate le orecchie e la coda.

Una barbara usanza che coinvolge soprattutto dei cani da guardia o da combattimento, come in questo caso, finalizzata a rendere l'animale più aggressivo. Al proprietario poco importa infatti se questi interventi sono abbastanza invasivi e spesso stravolgono decisamente il metabolismo del cane.

L'uomo ha ammesso che avrebbe regalato i cani dopo lo svezzamento. Ma i carabinieri gli hanno contestato ugualmente l'accusa di maltrattamento di animali; una legge del 2016 impedisce qualsiasi mutilazione agli organi degli animali. I carabinieri hanno quindi richiesto l'intervento di un veterinario della Assl e dell'Enpa di Oristano per certificare quanto era stato scoperto. Il magistrato della procura della Repubblica ha così disposto il sequestro provvisorio degli animali.
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