Rifiuti ovunque e di ogni tipo. Una brutta cartolina per chi va a visitare l'antico villaggio di San Salvatore di Sinis. Ormai da tempo regnano inciviltà, degrado ma anche pochi controlli.

A denunciare la situazione in cui versa l'antico borgo campestre, patria degli Scalzi, uno dei centri di spiritualità temporanea più importanti della Sardegna, oltre che luogo molto caro ai cabraresi, è la consigliera di maggioranza Alessandra Lochi del gruppo autonomo Cabras popolare progressista.

Lochi chiede alla Giunta comunale di Cabras di intervenire una volta per tutte per rendere il villaggio decoroso. "Il silenzio da parte di chi siede tra i banchi del consiglio comunale appare ormai privo di giustificazione - denuncia Lochi -. Occorre una vera e propria inversione di marcia. Considero indispensabile attrezzare il villaggio di due isole ecologiche a bassissimo impatto ambientale da collocare in prossimità dei due ingressi che consentano per l'intero anno solare lo smaltimento dei rifiuti. Al contempo appare ineludibile l'esigenza di dotare il villaggio di un sistema di videosorveglianza. Chiedo che al sindaco e alla Giunta di risolvere il problema in tempi rapidi. San Salvatore, anche per ciò che rappresenta sotto il profilo storico, culturale e affettivo, non merita di essere ridotto nello stato in cui versa oggi".
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