Settecento caschi, con visiera e scudi protettivi, saranno donati agli ospedali di Oristano, Cagliari Sassari e Nuoro da un infermiere, un poliziotto, un informatico e dall'istituto tecnico Othoca di Oristano. Il regalo di Pasqua per combattere uniti il coronavirus.

Un insolito "team" formato da Gemiliano Esu, infermiere e coordinatore del reparto di endoscopia - Oristano, Daniele Rocchi, poliziotto della Questura di Oristano, e Andrea Zucca, esperto tecnico informatico Assl Oristano. Nasce grazie alla bontà di queste persone il progetto: "Uniti dalle visiere protettive contro Covid19".

Fondamentale per il progetto è stato l'aiuto informatico di Andrea Zucca e dell'Istituto tecnico industriale Othoca di Oristano.

"Nell'epoca delle donazioni e dei makers casalinghi questa iniziativa si unisce e si inserisce nella battaglia, alle tante altre nella difficile battaglia contro la pandemia - spiega Daniele Rocchi -. Sono circa 700 le visiere e gli scudi protettivi in lavorazione, ideate con stampanti 3d ed assemblate manualmente. Verranno donate all'ospedale di Oristano, alla Protezione civile e Associazioni di volontariato.

I primi 100 caschi verranno donati al neo-reparto Covid del San Martino.

"Nelle prossime settimane, verrà donato un quantitativo anche agli ospedali di Sassari, Cagliari e Nuoro - aggiunge Daniele Rocchi - lodevole il gesto di Francesco Chiesa, titolare Bricofer Oristano, per aver donato un grande quantitativo di materiale, ma soprattutto del dirigente scolastico dell'Othoca Franco Frongia e dei docenti: Silvia Piredda, Stefano Mocci, Ignazio Peddis e Massimiliano Pia, per aver contribuito consistentemente alla produzione delle visiere. In questo momento - conclude - Daniele Rocchi - le visiere protettive, potrebbero essere utili anche alle Forze dell'ordine. Noi ci siamo ed insieme ce la faremo".
© Riproduzione riservata