Prima l'incontro con Papa Francesco, oggi quello col Presidente della Repubblica.

Paolo Palumbo, il 22enne sardo malato di Sla (è il più giovane d'Italia) che si è esibito, ospite d'onore, al festival di Sanremo, ha avuto un colloquio con Sergio Mattarella.

"Stento a credere di aver incontrato il Santo Padre, che con la sua grandezza e semplicità mi ha rivolto uno sguardo e sussurrato parole che non potrò mai dimenticare. Così come è difficile rendermi conto del luogo in cui mi trovo in questo preciso momento. Presidente Mattarella, le sono grato per avermi voluto qui", ha scritto Paolo che parla grazie a un sintetizzatore vocale e attraverso l'aiuto del fratello, che lo accudisce.

"La parola che descrive la mia favola, è fratellanza - ha aggiunto il giovane che vive a Oristano - Come lei ben sa, il legame tra due fratelli è un mistero che solo chi prova in prima persona può comprendere. Io vivo grazie a questo legame, che si manifesta nella straordinaria persona che ho accanto a me, mio fratello Rosario. Insieme, negli ultimi anni, abbiamo capito il valore dell'altruismo - racconta Paolo - imparando molto l'uno dall'altro e diventando uomini. Ma ho imparato anche che non serve un legame di sangue per legittimare due persone ad aiutarsi. Tutti potrebbero comportarsi con gli altri come se questi fossero fratelli, dando loro un amore disinteressato e autentico; e così facendo, ci vorrebbe poco per trasformare questo mondo in un posto davvero migliore".

Palumbo ha fatto anche ascoltare a Mattarella la canzone presentata a Sanremo e gli ha donato il cd e il libro "Sapori a Colori" scritto con lo chef Luigi Pomata.

(Unioneonline/s.s.)
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