Avrebbe inseguito in macchina, minacciato e perseguitato la sua ex moglie. Atteggiamenti andati avanti nel tempo e che rischiano di costare una condanna a un cinquantenne di San Nicolò d'Arcidano accusato di stalking.

L'uomo, assistito dall'avvocato Maria Simona Chelo, oggi ha fatto dichiarazioni spontanee davanti alla giudice Carla Altieri e alla pm Daniela Caddeo. Ha ribadito di non aver mai inseguito, perseguitato o minacciato la sua ex moglie, ha ammesso di aver avuto problemi di tossicodipendenza e di non aver versato i contributi per il mantenimento della figlia perché non ne aveva la possibilità economica.

Subito dopo è stato il pubblico ministero a ricostruire la vicenda partendo dalla denuncia della ex moglie che, dopo una relazione tormentata anche a causa dei problemi di tossicodipendenza del marito, era precipitata in un inferno.

Appostamenti sotto casa, inseguimenti, le telefonate e messaggi continui e una volta persino la minaccia con un coltello da parte dell'ex marito. La pm Daniela Caddeo ha chiesto la condanna a 10 mesi, la parte civile con l'avvocato Francesco Atzeni ha sollecitato una provvisionale di 15 mila euro mentre la difesa ha chiesto l'assoluzione sostenendo che da quanto emerso in dibattimento non si profila il reato di stalking e che nel racconto della ex moglie ci sarebbero diverse contraddizioni.
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