Nuove azioni di lotta messe in campo dal Comitato nato in difesa dell'ospedale per chiedere a gran voce la riapertura immediata del pronto soccorso del Delogu, chiuso ormai dai primi di novembre. Si punta a rafforzare lo stato di mobilitazione di tutto il territorio dell'Alto Oristanese.

Già fissata per il prossimo 24 gennaio, alle 18, la nuova fiaccolata per sostenere la battaglia. Stavolta il Comitato punta a coinvolgere una platea ancor più numerosa e a far scendere in piazza i Consigli comunali, i parroci, le associazioni, il mondo del volontariato e quello della scuola, le forze politiche e sindacali.

Ma non è tutto. Il comitato pensa anche ad azioni più eclatanti e ipotizza per febbraio il blocco della 131 nel tratto compreso tra Abbasanta e Paulilatino. Tra le azioni calendarizzate anche "la convocazione a Ghilarza, probabilmente a marzo, degli stati generali dei Comitati di lotta a difesa dei Presidi Ospedalieri dei territori deboli e marginali dell'Isola e la proposta della mossa del cavallo, da giocare scopertamente, in mancanza di risposte, per frenare legalmente la procedura elettorale che deve precedere lo svolgimento delle elezioni comunali della prossima primavera", sottolinea il comitato per voce di Raffaele Manca, Livio Deligia ed Immacolata Boeddu.

Denunciano "lo stato di diffuso pericolo derivante dalla perdurante chiusura di un servizio assolutamente irrinunciabile che, storicamente, ha configurato la mano tesa dello Stato e della Regione verso un territorio debole e marginale, che registra il più alto tasso di invecchiamento e, quindi, di precarietà sanitaria di tutta l'area sarda". La mancanza del servizio di pronto intervento blocca di fatto i ricoveri in Medicina.

Manca, Deligia e Boeddu proseguono: "Il Comitato civico per l'Ospedale Delogu bene comune rivendica fermamente il rispetto e la regolare attuazione del Piano regionale di ridefinizione della Rete ospedaliera: nulla di più e nulla di meno chiede alla Giunta, all'Assessore regionale competente e ai vertici di ATS, AREUS e ASSL di Oristano".

Quindi l'appello ai sindaci e ai capigruppo di maggioranza e di minoranza dei Comuni interessati, ai parroci, ai presidenti delle associazioni e agli operatori della scuola, della cultura e del volontariato dell'Alto Oristanese, ai rappresentanti politici e sindacali: "Aiutateci nello sforzo di mobilitazione e nel rapporto responsabile con la popolazione, aiutateci a dare coscienza dei diritti e a rivendicare il rispetto dei doveri da parte di tutti, aiutateci per la manifestazione del prossimo 24 gennaio a supporto della quale chiediamo ai sindaci di convocare i rispettivi Consigli comunali in seduta straordinaria, nei locali dell'auditorium comunale di Ghilarza, per sollecitare dalle Autorità competenti la regolare riapertura del Punto di primo intervento", dicono dal Comitato. Riconoscono che, dopo mesi di lotta, c'è stata la riattivazione dei posti letto del Reparto di Medicina e la ripresa dell'attività del Centro di Riferimento Alzheimer. Ma evidenziano: " Ad oggi, nonostante l'urgenza di soluzioni adeguate, non si ha, invece, alcuna notizia sull'avvio della procedura di assunzione dei dirigenti medici, dei tecnici e del personale infermieristico che dovrebbero coprire gli storici vuoti di organico che limitano tutti i Servizi Ospedalieri e gli ulteriori posti che rimarranno scoperti, a brevissima scadenza, per la già prevista uscita degli attuali titolari. E neanche sull'approvazione e realizzazione dei Progetti già finanziati, relativi all'adeguamento della struttura ospedaliera del Delogu attraverso gli interventi obbligatori di messa in sicurezza e di prevenzione incendi. E poi sull'integrazione del quadro operativo della medicina territoriale".
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