A Sedilo, nella prima giornata di "Zenias de atonzu", la kermesse organizzata dal Comune dove cultura, enogastronomia laboratori e manifestazioni equestri si intrecciano, è stato il convegno "Sedilo/Siena - Siena/Sedilo. Come allevare il miglior cavallo da palio", uno dei momenti più significativi e partecipati della manifestazione di sabato.

Si è svolto nei locali di Sa Prima Ighina, mentre in piazza San Giovanni e nel centro storico in tanti passeggiavano tra gli stand dei prodotti artigianali e dell'agroalimentare.

Un convegno (intervallato dall'esibizione del coro Coru meu di Sedilo e Su Cuntzertu abbasantesu) durante il quale è emersa l'importanza del cavallo e del mondo che ruota intorno ad esso per l'economia della Sardegna e dell'Italia in generale.

In apertura il sindaco Salvatore Pes ha sottolineato: "I legami con Siena sono tanti. Uno è dato dal tema sicurezza di cui si parla ogni anno per l'Ardia e per il palio di Siena. La nostra idea è cercare legami stretti con Siena e altri Comuni che hanno queste problematiche. Dobbiamo combattere perché le nostre tradizioni, le manifestazioni religiose restino inalterate nei secoli, perché non vengano a mancare i valori identitari".

Pes ha poi insistito "sulla possibilità di sviluppare forme di allevamento più curate su alcune aspetti". E ha evidenziato: "Anche noi amministratori dobbiamo crederci: abbiamo una struttura che non è valorizzata, una genealogia che molti ci invidiano, quello che occorre è maggiore preparazione da parte nostra".

E poi il legame forte fortissimo col palio: "Sedilo quest'anno ha urlato il proprio nome al palio. Oltre al cavallo dobbiamo valorizzare anche i nostri giovani fantini. Domani Paolo Mureddu, una giovane promessa, parteciperà al palio del Guilcier rappresentando Sedilo".

Convintissimo del forte legame tra Siena e Sedilo Massimiliano Ermini, presidente dell' Associazione proprietari e allevatori cavalli da Palio di Siena. "C'è un legame viscerale. Da Sedilo sono usciti dei campioni. E questo deve far riflettere. Hanno dimostrato che per il palio alcune tipologie di cavalli sono strepitose. Il nostro palio ha una pista unica dove occorre soprattutto testa. Su questa e sul carattere gli allevatori devono lavorare. Ciò che si deve capire che può nascere una vera industria attorno al cavallo. E questa consapevolezza deve essere seminata a partire dalle scuole. A Sedilo il galoppatoio può fare da catalizzatore per tutto il territorio circostante".

Giulia Puddu, veterinaria, allevatrice di Remorex, il cavallo che quest'anno ha vinto il palio di Siena, è stata una delle donne che ha corso l'Ardia. "La storia di Remorex è molto interessante: per molti anni nessuno gli ha dato fiducia e l'importanza che meritava. Ora speriamo in altri risultati".

Anche Giulia Puddu è convinta che sul mondo del cavallo si potrebbe investire tantissimo: dall'allevamento ai finimenti ai sottosella passando per le escursioni. Un'altra donna al tavolo dei relatori era Eleonora Mainò di Radio Siena Tv.

La Mainò è proprietaria di un altro cavallo che annovera diverse vittorie del palio, Benito. "Lui veniva dai pali dei grandi cavalli, Remorex ci è finito per caso. Era sottovalutato e ora si è un po' vendicato di tutti".

Pietro Penta, storico di manifestazioni equestri, a Sedilo è di casa. Da ventuno anni segue l'Ardia ma conosce molto bene anche la Sartiglia, Sa carrela 'e nanti e altre manifestazioni equestri. Nel convegno, moderato da Tonino Manca ( esperto ed allevatore di cavalli).

Penta ha tracciato un quadro della presenza del cavallo dal Neolitico a Mariano IV d' Arborea. " Il guerreggiare tra genovesi, pisani, catalani, aragonesi ha spronato l' allevamento del cavallo. Veniva però usato soprattutto come una sorta di pony express. Mariano IV aveva parecchi punti di approdo attorno ad Oristano e si spostava a cavallo".

Da Stefano Ferranti, 56 anni, presidente dell'Associazione nazionale allevatori cavallo anglo-arabi e derivati l'invito a "stare attenti per riacquistare l'orgoglio di allevare i nostri cavalli. Si deve scongiurare il pericolo che si disperdano linee genetiche importantissime".

Domani, domenica 13 ottobre, a Sedilo prosegue Zenias de atonzu. C'è grande attesa per il palio del Guilcier che si correrà al galoppatoio comunale a partire dalle 10. Per l'intera giornata ancora laboratori ed esposizioni. A cura dell'associazione archeologica Iloi saranno proposte visite guidate ad Iloi e a San Costantino. Nel pomeriggio musica, degustazione, animazione.
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