Lo aveva annunciato e così ha fatto: Paolo Palumbo da alcune ore ha iniziato lo sciopero della fame. Lo chef oristanese, ventunenne malato di Sla, si nutre esclusivamente con acqua zuccherata, ma la Peg (l’alimentazione artificiale) è stata bloccata.

Una forma di protesta estrema e anche molto pericolosa viste le condizioni di salute del ragazzo che però è deciso a lanciare un messaggio forte: "La politica si preoccupa della Tav, ci si domanda se spendere 13 miliardi di soldi pubblici per scavare un tunnel nella montagna, ma nessuno si preoccupa dei malati di Sla che nel loro futuro vedono solo sofferenza, ha detto, tramite il comunicatore oculare".

Ancora, spiega Paolo, "Brainstorm è l’unica cura sperimentale funzionante per i malati di Sla, portatela in Italia e rendetela accessibile a chi ne ha bisogno. E se si dimostrerà una terapia con effetti limitati, vi saremo grati per non averci lasciati soli".

Poi l’appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ai ministri del governo Conte e a chiunque abbia il potere di cambiare le cose: "Il mio gesto è un simbolo di protesta verso chi non investe nella ricerca – ha detto – ogni giorno vi sporcate le mani, ve le sporchereste anche con il mio sangue? Chiunque non sosterrà la mia lotta si macchierà le mani del mio sangue e di tutti quelli come che ogni giorno si aggrappano alla vita solo grazie alle famiglie. Chiedo a tutti i malati che mi seguono di non emulare il mio gesto".
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