Sarebbe la vendetta per un furto di asinelli il movente del delitto che ha visto come vittima Fabio Longoni, l'allevatore ucciso a Villagrande nel 2017, e il ferimento di Daniele Conigiu, entrambi colpiti nelle campagne del paese.

Le indagini hanno subìto un'importante svolta ieri quando, come stabilito nel provvedimento del Gip di Lanusei, Francesco Alterio, su richiesta del pm Biagio Mazzeo, è stato arrestato il presunto autore dell'omicidio e del tentato omicidio. Si tratta di Fabio Fois, 56enne residente a Girasole, già condannato per il sequestro lampo del figlio della direttrice delle Poste di Loceri. L'uomo è stato condotto al carcere di Lanusei in attesa dell'interrogatorio di garanzia.

Questa mattina, in una conferenza al Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro, il Procuratore Mazzeo, titolare delle indagini, e il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Lanusei Giuseppe De Lisa, hanno fornito i dettagli dell'operazione.

La conferenza stampa (foto carabinieri)
La conferenza stampa (foto carabinieri)
La conferenza stampa (foto carabinieri)

Fois, secondo la ricostruzione del Pm, si è vendicato nei confronti di Conigiu e Longoni ritenendoli responsabili di avergli rubato gli asinelli l'anno prima. Ma c'è poi un licenziamento subìto da Fois, dipendente della ditta di pompe funebri della sorella di Daniele Conigiu, che avrebbe scatenato la furia omicida: dopo una discussione con la proprietaria era stato messo alla porta e il suo posto era stato preso da Fabio Longoni.

È stata un'intercettazione ambientale del luglio 2018 a incastrare il 56enne: l'indagato parlava con un amico all'interno della sua auto e raccontava alcuni particolari dei momenti successivi all'agguato, dopo che le vittime erano scappate a piedi (Longoni era morto dopo 150 metri, mentre Conigiu aveva riportato una lieve ferita al polpaccio) e lui si era impossessato dell'Audi A3 guidata da Conigiu per dileguarsi.

"Dentro l'auto non ho parlato e non ho starnutito" avrebbe detto all'amico, preoccupato perché proprio in quei giorni aveva ricevuto un avviso di garanzia per l'accertamento tecnico sulla macchina.

Su Fois, difeso dall'avvocato Marcello Caddori, pesano infine una serie di elementi indiziari convergenti. "Sono soddisfatto del fatto che siamo riusciti ad arrestare un omicida e almeno questa volta abbiamo sfatato il luogo comune dell'impunità in Ogliastra - ha detto il Procuratore Mazzeo - Questo è solo il primo passo ma sono sicuro che si arriverà alla condanna della persona arrestata".

(Unioneonline/s.s.)
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