A Macomer una ventina di lavoratori, impegnati nei cantieri verdi, attraverso uno studio legale hanno inoltrato una diffida al Comune, per non aver rispettato una delibera della Regione. Si tratta della sospensione dell'attività a causa dell'emergenza sanitaria per il Covid-19, che si è protratta per circa due mesi ed è ripresa soltanto lunedì scorso.

La Regione, con una delibera di aprile, aveva stabilito che i periodi di sospensione forzata dell'attività per l'emergenza sanitaria, dovevano essere regolarmente retribuiti a tutti i lavoratori. Disposizione che non è stata presa in considerazione dal Comune di Macomer per varie ragioni.

"La soluzione della Regione - spiega l'assessore Mariano Cadoni - non la riteniamo percorribile. La Regione, invece di trovare fondi per pagare gli ammortizzatori sociali ai lavoratori interessati, ci ha chiesto di lasciare a casa le persone e utilizzare i fondi destinati alla realizzazione dei progetti. Non potevamo sprecare i fondi per pagare i lavoratori lasciandoli a casa e annullare l'azione di infrastrutturazione ambientale in atto da diversi mesi con i cantieri verdi".

Nella vicenda si inserisce anche il Forum per la Rinascita di Macomer, che scrive: "Riteniamo sbagliato che gli amministratori comunali vogliano farne pagare le conseguenze ai lavoratori, cercando di scaricarne le responsabilità sulla Giunta regionale".
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