Il tribunale del Riesame ha respinto il ricorso dell'avvocato difensore di Giulio Lolli, l'ex titolare 54enne della Rimini Yacht estradato dalla Libia, contro l'ordinanza di custodia cautelare del gip di Roma che lo accusa di terrorismo.

L'avvocato Antonio Petroncini aveva impugnato l'ordinanza, per conto del suo assistito, sostenendo l'assenza di indizi di colpevolezza.

Per la difesa, l'imprenditore non ha mai fatto parte dell'organizzazione dei Thuwar di Bengasi, come gli viene contestato dal giudice, ma dei Thuwar di Tripoli per i quali "si era occupato con la sua barca di svolgere alcuni servizi in mare", ha spiega Petroncini.

All'accusa di terrorismo Lolli "risponde quello che ha sempre risposto, che è un'accusa assolutamente infondata. Di lui si può dire di tutto ma non che sia un terrorista", ha aggiunto il legale.

Domani è previsto un nuovo interrogatorio presso il carcere Regina Coeli di Roma con il pm riminese Davide Ercolani, titolare dell'inchiesta sulla maxi-truffa di yacht.

Su questo fronte "Lolli non ha mai negato di avere alcune responsabilità - ha evidenziato l'avvocato - Non tutte le accuse mosse a suo carico sono fondate ed è giusto che si faccia una cernita accurata".

Nei giorni successivi all’interrogatorio avverrà il trasferimento di Lolli nel carcere di Badu 'e Carros, a Nuoro.

(Unioneonline/F)
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