Tre anni e quattro mesi, più ottomila euro di multa. È la pena inflitta questa mattina col rito abbreviato dal gip del Tribunale di Nuoro, Claudio Cozzella, a Piergiuseppe Pittalis, il 29enne di Orune accusato di detenzione di armi da guerra, ricettazione e detenzione illecita di munizioni.

Pittalis (difeso dagli avvocati Margherita Baragliu e Rinaldo Lai) era finito nei guai a maggio, quando durante una perquisizione nell'officina da carrozziere alle porte di Orune dove lavorava, sotto cumuli di pezzi di ricambio, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Nuoro avevano trovato un vero e proprio arsenale.

Ben custodite in due buste, le armi da guerra: un fucile d'assalto riproduzione iugoslava dell'Ak-47 Kalashnikov e un mitragliatore americano utilizzato in Vietnam dall'esercito statunitense.

Oltre al fucile Kalashnikov Ak-47 e al mitra, un M3A1 Grease Gun Thomson, erano state ritrovate una carabina Underwood calibro 30, una pistola Beretta 76 calibro 22 e la baionetta.

In più il relativo munizionamento con sette caricatori per i mitra, 50 cartucce calibro 7.62, novanta calibro 30, nove cartucce calibro 9x21 parabellum e otto cartucce calibro 22.

Poi, in una successiva perquisizione nell'abitazione del giovane, era stato sequestrato un sacchetto di cellophane con all'interno 26 grammi di marijuana.

Per Pittalis, incensurato, l'accusa aveva chiesto una pena ben più severa: cinque anni e sei mesi di reclusione, con lo sconto per il rito.
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