Pronti a tutto pur di impedire che il servizio di diabetologia venga spostato dall'ospedale di San Gavino al poliambulatorio di Sanluri.

Anche a mettersi davanti a un camion, chiamato venerdì prossimo per trasferire i primi macchinari.

I sindaci del Medio Campidano, riuniti stamani a Lunamatrona, sono stati chiari: "La diabetologia a San Gavino non si tocca". E i prossimi giorni saranno di grande mobilitazione.

Il primo cittadino di Collinas Francesco Sanna ha proposto una diffida per la direzione dell'azienda socio-sanitaria locale di Sanluri: "Non provate a trasferire nulla del reparto da San Gavino a Sanluri. Sono decisioni che dovete concordare con noi".

Proposta accolta dai colleghi, così come quella del sindaco di Gonnosfanadiga Fausto Orrù: "Venerdì mattina tutti in fascia tricolore nel reparto di diabetologia per un presidio, visto che si paventa proprio quella mattina lo spostamento dei primi macchinari a Sanluri". Con lui dopodomani ci saranno molti colleghi in ospedale, pronti anche a bloccare un eventuale camion.

Così come i sindaci lunedì mattina, 15 giugno, prima sosterranno la protesta dell'associazione dei diabetici del Medio Campidano davanti all'ospedale di San Gavino e poi incontreranno alle 11,30, sempre a Lunamatrona, la dirigenza della Assl sanlurese. Il sindaco di San Gavino e presidente della conferenza Carlo Tomasi, ha risposto al commissario della Assl, che lo aveva accusato di aver disertato diverse riunioni: "Perché sin da subito la loro proposta era lasciare solo un ambulatorio di diabetologia a San Gavino. Poi hanno smantellato l'ufficio di supporto ai lavori della nostra conferenza dei sindaci e ci hanno scavalcato e ignorato".

Un atteggiamento inaccettabile, ricordato anche negli interventi dei sindaci di Lunamatrona Alessandro Merici, Sardara Roberto Montisci, Samassi Enrico Pusceddu, Turri Martino Picchedda, Villamar Fernando Cuccu, Villacidro Marta Cabriolu e degli assessori di San Gavino e Guspini Bebo Casu e Alberto Lisci. Presenti a Lunamatrona per l'associazione dei diabetici anche il presidente Mattia Orrù e il parroco di Santa Chiara di San Gavino don Massimo Cabua. La mobilitazione è partita. E questa volta si fa sul serio.
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