Il volto e la veste erano ormai sbiancati dal tempo e il gesso presentava qualche, naturale, scalfittura, ma dall'alto della minuscola nicchia ricavata nel vecchio muro in ladiri, fra le vie Rimembranze e via Crispi, era diventata una presenza familiare, rassicurante, da 80 anni e più. Fino a qualche giorno fa, quando qualcuno l'ha rubata.

A Serramanna il furto della statuetta votiva della Madonna è vissuto quasi come un lutto.

"Spero tanto che chi l'ha portata via, chissà per quale motivo, la riporti al suo posto", è l'appello di Olivia Pilia, 68 anni, padrona della casa dove era stato collocato il piccolo simulacro della Vergine.

Nel vicinato, che ora guarda la nicchia vuota, c'è "incredulità e sconcerto".

Lucia Simbula, 70 anni, casa e finestre che si affacciano sul piccolo slargo dominato dalla nicchia che racchiudeva, fino a pochi giorni fa, la Madonnina bianca, esprime il suo dispiacere. "Ci siamo rimasti molto male, non avremmo mai creduto che qualcuno potesse rubarla".

Sabato scorso, presumibilmente, qualcuno è salito sulla colonna votiva in pietra, anche questa antichissima, del 1906, con la croce in ferro in ricordo della venuta dei frati a Serramanna, ed ha portato via la piccola statua.

Furto a scopo di vendita? L'ipotesi più gettonata è questa, ma c'è chi pensa anche al furto di qualche satanista, e che la madonnina possa finire al centro di qualche messa nera.

I padroni della casa della Madonnina hanno presentato denuncia ai carabinieri. Un atto dovuto, necessario per poter visionare i filmati delle telecamere del circuito pubblico di videosorveglianza. E arrivare, si spera, al ladro.
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