Uno strumento ad altissima tecnologia per curare i tumori con una radioterapia di precisione che si avvale anche dell'intelligenza artificiale: l'ospedale Mater Olbia è il primo in Italia ad installare l'acceleratore Ethos che è stato presentato questa mattina dall'amministratore delegato della Shrp Lucio Rispo e dal direttore sanitario del Mater Franco Meloni insieme allo staff di ingegneri che si occupano del settore tecnologico.

Ethos è stato già piazzato nel bunker, dove ancora si stanno ultimando i lavori, che ospiterà l'atteso reparto di radioterapia. Atteso dai pazienti galluresi, costretti ad andare a Sassari e Nuoro, ma non solo.

"Un traguardo molto importante per la Sardegna - ha detto Meloni - perché questo strumento è il primo in Italia e il Mater offrirà un centro di radioterapia avanzatissimo che consentirà ai pazienti sardi di curarsi nella nostra Isola evitando i viaggi della speranza, faticosi e costosi per il sistema sanitario regionale". Entro la fine di gennaio dovrebbero essere ultimate tutte le procedure per l'accreditamento della radioterapia, uno degli ultimi tasselli di quanto previsto nella convenzione. "Quando abbiamo progettato e realizzato il Mater Olbia volevamo offrire una risposta di eccellenza - ha commentato Rispo - e l'acceleratore è un importante passo avanti nel trattamento oncologico".

Grazie al nuovo macchinario si realizzerà la radioterapia adattativa, ossia una terapia completa e personalizzata. "Saremo capaci di erogare trattamenti di estrema precisione, mirati e personalizzati, in grado di risparmiare i tessuti sani circostanti il bersaglio tumorale conservando la funzionalità degli organi e riducendo gli effetti collaterali", ha spiegato l'oncologa Antonella Lai. Un supporto importante anche nelle fasi avanzate della patologia, in grado di migliorare la qualità della vita.
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