Positivo al Covid, da 28 giorni chiuso in casa e da sette in attesa del risultato dell'ultimo tampone e del possibile ritorno a una vita normale.

Al telefono dell'Ufficio di igiene non risponde nessuno. Gabriele Manzottu, olbiese, ha denunciato la situazione con un post su Facebook accompagnato dagli eloquenti screenshot di decine di telefonate all'Ats.

"Ancora oggi non risponde nessuno. Nessuna chiamata da Ats/Usca/Ufficio Igiene/Batman, nessun messaggio, nessuna mail. Sono chiuso in casa da 28 giorni per il Covid e ancora aspetto il referto di un tampone fatto sette giorni fa. Mi dicano almeno l'esito telefonicamente. Se positivo, mi dicano quando potrò rifare il tampone". Una storia simile a tante altre nella seconda ondata Covid che ha mandato in tilt il sistema sanitario".

"Il virus mi ha attaccato, grazie a Dio, in maniera molto blanda e sono stato male solo due giorni - racconta il giovane - però è veramente una situazione difficile. Ho fatto tutto quello che potevo fare, isolandomi fin dal mezzo sintomo e andando al Mater a fare il tampone alle 5,30 del mattino. Poi, una volta avuto l'esito positivo, ho autonomamente avvisato i miei contatti. Ma tutto si regge sul senso civico delle persone. E non è possibile aspettare sette giorni per un referto".
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