"Se avete visto mia figlia e sua madre, parlate". E' il disperato appello lanciato dal manager romano aggredito a bordo piscina nel residence in cui sta trascorrendo la vacanze dal bodyguard della ex moglie, che gli ha portato via la bimba contesa.

"E' gente capace di tutto, sono preoccupato, sono passati già due giorni. Gente in grado di pianificare un'azione del genere può anche procurarsi documenti falsi", spiega, per poi raccontare l'accaduto.

"Poco dopo le 13 stavo entrando in piscina, sono stato colpito da un sasso, mi sono girato e ho visto la mia ex compagna tirare per i piedi mia figlia e poi prenderla in braccio. Nel frattempo un uomo alto un metro e 80 che non conosco mi ha aggredito. Parlava in slavo, aveva capelli corti biondi, occhi chiari, pantaloncini e t-shirt verde acido, scarpe da tennis", spiega.

Lo ha rivisto, quell'uomo, il manager: "L'ho rintracciato in una viuzza vicino al residence, aveva rasato i capelli ma sono certo che fosse lui. Ho provato a parlargli ma non si è voltato, quando mi ha visto si è inchinato come per allacciare le scarpe, ha abbassato il berretto e finto di essere lì per una corsetta, quindi è scappato".

Poi "ha chiamato i complici, in mano aveva passaporto e telefonino, quelli si sono precipitati e lo hanno prelevato".

"E' un colpo studiato nei dettagli ed eseguito da professionisti - ne è convinto il papà della bimba -. Ha atteso che fossi in acqua, così che correndo scivolassi, mi ha dato due o tre cazzotti, mi ha immobilizzato e ha permesso alla mia ex di portare via la piccola. Gli inquirenti blocchino ogni tentativo di espatrio di mia figlia, sono preoccupato per lei".

I nomi dei protagonisti della vicenda non sono stato divulgati per rispettare la privacy della minore.

(Unioneonline/L)
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