A Olbia lunedì 11 maggio si alzano le saracinesche, riaprono i negozi per i servizi alla persona.

Il sindaco Settimo Nizzi, sulla base dell'ordinanza di Solinas e di un indice di contagio cittadino non calcolabile (NC) ha deciso di autorizzare le aperture delle attività commerciali. Parrucchieri, estetisti, tatuatori, negozi di abbigliamento e calzature, gioiellerie.

Una decisione presa in controtendenza da quanto fatto negli altri grandi comuni dell'Isola, da Nuoro a Oristano, da Cagliari a Sassari, con questi ultimi due che hanno un indice R(t) maggiore di 0,5.

"Abbiamo un indice R(t) non classificato, inesistente, così basso da essere inconsistente. Per questo abbiamo deciso di andare avanti con l'ordinanza", spiega Nizzi. "Io ho emesso l'ordinanza seguendo la norma emanata dal Presidente della Regione, da lunedì molte attività commerciali potranno aprire".

Una città che attendeva il via libera con il fiato sospeso, ancor più dopo gli ultimi dati Aspal, secondo cui la città ha quasi 8mila disoccupati (7.863) in più rispetto allo scorso anno. Record regionale, quasi il doppio degli occupati che ha perso Cagliari con una popolazione quattro volte superiore.

(Unioneonline/L)
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