Anche gli infermieri sardi hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dal sindacato Nursing up.

Una delegazione di rappresentanti della categoria ha steso davanti alla Prefettura di Cagliari una divisa da infermiere con accanto decine di fiori.

"Una simbolica scenografia in concomitanza con la giornata dei defunti, per denunciare il fatto che siamo allo stremo - spiega il dirigente regionale Diego Murracino - eravamo numericamente con l'acqua alla gola prima della pandemia, ma ora lavorare bene sta diventando impossibile. Anche tra di noi si contano diversi casi di positività. E siamo troppo pochi: occorrerebbero 4.500 infermieri e 9.000 operatori socio sanitari in più".

Si attende il turno di notte per fare la conta delle adesioni allo sciopero: "Il novanta per cento è stato precettato proprio perché in questa situazione siamo indispensabili. Non è possibile nemmeno esercitare pienamente il diritto di sciopero", denuncia Murracino.

"Come facciamo a dare ai pazienti il servizio che meritano se siamo in queste condizioni? - chiede il dirigente del Nursing - Questa seconda ondata pandemica è molto diversa dalla prima, il virus è davvero molto diffuso. È necessario creare accessi e percorsi separati, ma numericamente è impossibile stare dietro a tutti gli accorgimenti previsti. Poi è inutile creare nuove strutture e ricavare nuovi spazi se non c'è il personale, bisognerebbe immediatamente procedere a nuove assunzioni: non possiamo sdoppiarci".

Lo sciopero nazionale è stato indetto anche per l'adeguamento del contratto: "Chiediamo rispetto per il nostro lavoro".

(Unioneonline/D)
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