Si tratta con il governo per gli ultimi ritocchi al testo dell'ordinanza che il presidente Christian Solinas condividerà con tutti i capigruppo del Consiglio regionale questo pomeriggio alle 17.30. Dopo il vertice, cui parteciperanno anche i membri del Cts regionale, in serata dovrebbe arrivare la firma del provvedimento.

I principali contenuti. La chiusura di bar e ristoranti dovrebbe scattare alle 23 e non alle 18, come previsto dal Dpcm di Giuseppe Conte. Provvedimento già adottato in Trentino perchè il decreto dell'esecutivo nazionale concede deroghe alle Autonomie speciali a condizione che prima abbiano verificato la compatibilità della stessa con l'andamento della situazione epidemiologica. Su questo fronte sono in corso interlocuzioni con Cts. Allungare l'attività di bar e ristoranti può essere rischioso in una situazione che - a differenza di altri territori - non è in continuo peggioramento ma neanche buona, con il servizio sanitario in affanno e i tracciamenti in grande difficoltà? L'opinione della presidenza e del Cts è che non sarebbe rischioso, perché bar e ristoranti appartengono al gruppo di categorie che più di tutti hanno investito per garantire l'accesso ai locali in piena sicurezza.

Altre misure: la didattica a distanza al 100 per cento alle scuole superiori, una riduzione dei collegamenti marittimi e aerei da e per l'Isola. Ed è proprio su quest'ultimo punto che la trattativa con il governo è serrata: Solinas vorrebbe una diminuzione ai minimi termini delle presenze, come ai tempi del lockdown di marzo e aprile, con l'unica differenza che in questo caso sarebbero assicurati tutti gli scali. Roma resiste e richiama al rispetto del principio costituzionale sulla libera circolazione delle persone.

Altro punto potrebbe riguardare il no alla chiusura totale dei teatri, la cui capienza sarebbe ridotta fino a un terzo. Ma le Regioni possono prevedere solo misure più restrittive di quelle del governo. Solinas vuole far valere lo status di Autonomia speciale, che il Dpcm prevede solo per quanto riguarda le chiusure dei locali che somministrano cibi e bevande.

(Unioneonline/L)
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