Circa cinquemila insegnanti precari in Sardegna chiedono spazio e stabilizzazione nella scuola del ministro Lucia Azzolina.

Nel pomeriggio le delegazioni di due associazioni, la Anli e la Anddl, hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale per chiedere maggiore considerazione nel mondo dell'istruzione.

"Insegniamo da anni senza certezze - denuncia Rosa Mulas della Anli -. Siamo docenti usa e getta: entriamo a settembre e veniamo liquidati a giugno". Alle porte c'è il concorso. Ma, avvertono i prof, solo duecento su cinquemila ce la faranno. E allora ecco le proposte. Due strade per "premiare" con una assunzione stabile tanti anni di sforzi e sacrifici in classe.

"Una - spiega la docente di sostegno dell'Andll, Danila Cossu - può essere quella delle assunzioni preferenziali per bilinguismo. La procedura è avviata, ma manca ancora l'accordo finale".

L'altro percorso è quello della valorizzazione degli anni di servizio e di formazione. E la richiesta è quella di un concorso riservato per chi ha maturato esperienza sul campo per almeno tre anni. Perché il concorso normale è un'opportunità, ma anche una incognita: chi non vince rischia di rimanere fuori per sempre. "Noi - chiariscono i docenti - non vogliamo essere- gli esodati dell'insegnamento"

(Unioneonline/F)
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