Sono stati condannati a vent'anni di carcere per omicidio volontario i genitori della piccola Esperanza, scomparsa nel nulla ad appena 20 mesi nel dicembre 2018.

Il Gup del Tribunale, Giampaolo Casula, al termine del processo con rito abbreviato, ha concesso le attenunati generiche a Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, 32 anni, accusati di omicidio volontario, occultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio doloso.

Il pubblico ministero Guido Pani aveva sollecitato nella sua requsitoria una condanna a 30 anni. A difendere i due imputati c'erano gli avvocati Federico Delitale e Michele Satta.

Nei giorni di Natale del 2018 il furgone in cui viveva la famiglia era stato incendiato nel Cagliaritano: al termine delle indagini il pm Guido Pani aveva ritenuto che la piccola fosse stata stata soffocata o impiccata e che poi il piccolo corpicino fosse stato nascosto.

Sia prima che dopo il loro arresto la coppia ha fornito agli investigatori numerose versioni, spesso con accuse reciproche. Prima hanno parlato di un rapimento, poi hanno raccontato di aver trovato la figlioletta priva di vita nel letto, e infine di un soffocamento mentre mangiava. Alla fine la donna si era autoincolpata. Nonostante l'aggravante contestata dalla Procura, il processo si è potuto celebrare con il rito abbreviato perché i fatti precedono la riforma che avrebbe imposto una dibattimento in Corte d'Assise.
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