Gli alberghi e le strutture sarde sperano per la riapertura a luglio, per salvare almeno in parte la stagione. Ma ancora manca una data innanzitutto per il riavvio delle attività in porti e aeroporti.

La gran parte degli imprenditori si dice pronta per rimettersi in attività: attendere ancora rappresenta ogni giorno una perdita che si potrà recuperare solo, probabilmente, col tempo.

Da nord a sud chiedono quindi che venga stabilito quando si potrà ripartire perché solo così potranno affrontare un piano di organizzazione e dare certezze anche ai dipendenti.

Perché sono gli stagionali di hotel e ristoranti gli altri lavoratori che vedono un futuro preoccupante. Un settore che riguarda circa 80mila persone nel turismo secondo le stime di Federalberghi Sardegna.

Il coronavirus nell'Isola, in base ai dati del più recente bollettino dell'Unità di crisi regionale, ha causato la morte di 109 persone, 1.285 i casi positivi.

La fase 2 sembra vicina ma è importante, sottolineano sia il presidente della Regione sia i sindaci, non abbassare la guardia e continuare a rispettare tutte le restrizioni per non vanificare i sacrifici fatti finora.

(Unioneonline)

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