Le celebrazioni sui social sono state utilissime in piena emergenza ma adesso anche la Chiesa ha voglia di tornare alla normalità.

Da giorni è in corso un confronto tra la Cei e il Governo ma, come ricorda Antonio Mura, arcivescovo di Nuoro e Lanusei e presidente della Cei sarda, "al momento non si possono fare previsioni. Abbiamo presentato una serie di richieste e proposte su cui si sta dialogando".

Si attende la decisione definitiva ma si ribadisce la necessità di riprendere le celebrazioni della messa domenicale e dei funerali in chiesa oltre che battesimi, cresime, comunioni.

Nella fase di passaggio tornare a celebrare sull'altare davanti ai fedeli non sarà come prima. Ci si dovrà adeguare alle indicazioni sanitarie nel massimo rispetto di chi partecipa alle funzioni religiose. E la prima regola dettata dall'emergenza Covid-19 è sempre evitare gli assembramenti di persone.

"Si ipotizza di celebrare con un gruppo di fedeli proporzionato alle dimensioni dell'edificio - va avanti Mura - per regolare l'afflusso potrebbe esserci un volontario all'ingresso che poi assegnerà anche i posti a sedere". Obbligatori mascherine e guanti, niente segno della pace e comunione sul palmo della mano. "Bisogna aspettare però le direttive finali" raccomanda l'arcivescovo Mura.

Valeria Pinna
© Riproduzione riservata