L’ attuale emergenza epidemiologica, oltre a vedere in prima linea le professioni sanitarie che lavorano a oltranza con grande spirito di abnegazione, mettendo a rischio la propria incolumità personale, vede tra le professioni in prima linea anche la Nostra: Il CONSULENTE DEL LAVORO.

Per chi non comprendesse tale affermazione si spera sia sufficiente il seguente analogismo, fatta ovviamente la debita proporzione tra salute/vita umana e l’esistenza del tessuto economico/aziendale di un paese: Il personale Sanitario sta alla salute dei cittadini come le professioni lavoristiche e fiscali stanno alla “salute” delle aziende.

Noi Consulenti del Lavoro, oggi più che mai, accorriamo per supportare e “medicare” le aziende italiane e i loro lavoratori colpiti dal COVID 19!

Al pari di tutti gli altri cittadini, abbiamo paura del contagio, temiamo per noi stessi e per i nostri cari.

Ciò nonostante, il nostro senso di responsabilità, è preminente.

Ci attende una mole di lavoro mai conosciuta e concentrata in pochi giorni.

Noi e i nostri collaboratori, lavoriamo e continueremo a lavorare alacremente, nella consapevolezza che ciascuno è chiamato a fare la propria parte, operando con la massima tempestività incuranti delle scadenze “più ampie” stabilite, coscienti che la necessità non attende scadenze.

Il nostro rammarico ritorna preponderante, nella consapevolezza che sarebbe stato sufficiente ai nostri governanti ascoltare qualche nostro pratico suggerimento, così come avanzato con consueta responsabilità, consapevolezza e pragmaticità dalla nostra Presidente Nazionale Marina Calderone.

Mai come ora, si sarebbe potuto e dovuto semplificare: si sarebbe potuta ipotizzare un’unica pratica di richiesta di integrazione salari a fronte di un’unica causale, COVID 19, evitando le più disparate procedure previste a livello nazionale e/o regionale.

E infatti, a malincuore, di fronte a tanta solerzia e impegno, non possiamo non riscontrare i prevedibili problemi burocratici, tecnici e pratici, che rallentano e, in alcuni casi, frenano il nostro operato: ad esempio, ancora oggi, mancano procedure in linea e testate, essenziali per il riconoscimento di alcuni ammortizzatori sociali.

Anche ove le procedure siano state approntate, ci si scontra con i più banali disservizi di sistema: sovraccarico di accessi ai siti e ai portali intasati dalla massiccia richiesta di servizi (sito INPS che non funziona da due giorni!!)

A ciò si aggiungano le sconfortanti e “consuete” incertezze interpretative, ancor più esasperate dal momento emergenziale e da una frenetica decretazione da cui discendono norme, circolari, messaggi e quant’altro, spesso in contraddizione tra loro.

Pur nella spiacevole e realistica consapevolezza che le pratiche d’integrazione salariale, per via di quanto testé espresso, non potranno essere evase in tempi stretti e, conseguentemente, anche il denaro non potrà arrivare nelle disponibilità dei lavoratori nei tempi pubblicizzati;

Continuiamo e continueremo a collaborare con la Direzione Regionale e Provinciale dell’INPS nell’intento di affinare le procedure e inviare pratiche corrette, processabili e istruibili nel minor tempo possibile: i sussidi attesi sono vitali tanto per le aziende quanto per i dipendenti.

Il nostro messaggio alle aziende, ai lavoratori e alle loro famiglie è il seguente: i Consulenti del Lavoro sono con Voi e Lavorano per Voi mettendoci tutto l’impegno possibile!

Ai Nostri Governanti va invece la nostra ennesima e accorata richiesta: almeno in questo momento emergenziale e drammatico, occorrono strumenti snelli, semplici, veloci e norme chiare che non siano da meno.

Marco Fenza

(Pres. Consiglio Prov. Ordine dei Consulenti del Lavoro - Cagliari)
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