Composta, silenziosa e civile. Così è stata la protesta degli operatori del mercato di San Benedetto di Cagliari che questa mattina hanno incrociato le braccia per un'ora per manifestare "contro il silenzio assordante dell'amministrazione che continua a non ascoltare, quindi a non risolvere, i problemi di questo mercato", dicono i titolari dei box riuniti al sottopiano, quello del pesce.

Il mercato coperto più grande d'Europa, "e anche tra i più belli", sottolineano i titolari dei box, soffre da tempo di alcuni problemi: la scala mobile guasta da cinque anni, l'ascensore per i clienti fermo da due mesi e mezzo, il montacarichi che funziona a singhiozzo.

"Abbiamo denunciato da mesi questi problemi, ma alla fine la risposta è sempre la stessa: "Ci lavoreremo", dicono, ma nessuno interviene veramente", spiega Massimo Ruggiu, presidente del Comitato degli operatori del mercato di San Benedetto. "Ci sentiamo abbandonati dall'amministrazione", rincara Alessio Boi, titolare di un box di pesce. "Questa amministrazione aveva promesso un cambio di rotta sulla gestione dei mercati civici, ma ancora oggi ci ritroviamo a denunciare la mancanza di servizi minimi ed essenziali, come l'ascensore perfettamente funzionante, che impediscono soprattutto agli anziani di arrivare al mercato di San Benedetto".

La mancanza di parcheggi, "quasi tutti occupati dai residenti", sottolineano, acuisce i disagi. "Anche questo è un vecchio problema, ma nessuno ancora lo ha affrontato. Esiste un parcheggio in via Santa Alenixedda che, se venisse aperto, metterebbe a disposizione circa 200 posti auto in più", aggiunge Ruggiu.

Gli operatori di San Benedetto attendono ora una risposta da parte del Comune. "Vogliamo un impegno preciso, diversamente siamo pronti a valutare altre iniziative di lotta più pesanti", conclude Ruggiu.
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