Il semaforo è stato riacceso: i pedoni non rappresentano quel muro impenetrabile che bloccava il traffico in piazza Costituzione a Cagliari. Sorridono gli operatori commerciali della zona: "Finalmente sono finiti quei concerti di clacson a cui ci eravamo dovuti abituare", dicono all'unisono.

Eppure, la situazione è ancora ben lontana dall'essere ideale. Per tanti, pedoni e automobilisti, il rosso sembra essere un consiglio e non un obbligo. In mezz'ora di osservazione di una qualunque mattinata di inizio dicembre, a bruciare il semaforo sono stati ben 53 pedoni e 13 automobilisti. Qualcuno "colpevole" soltanto di distrazione. "Non mi ero accorto", dice un pedone sfiorato da un'auto, "che fosse stato riacceso quel semaforo". Ma sono tante le persone che bruciano scientemente il rosso. E qualche automobilista ci mette anche il "carico da novanta": uno, al volante di mezzo Playcar, dopo essere passato con il rosso, parcheggia in divieto di sosta qualche metro più avanti; e, evidentemente non soddisfatto, quando va via pensa bene di rimettersi alla guida con lo smartphone in mano.

Il conducente di un camion di birra, qualche minuto più tardi, non osserva il segnale di divieto e parcheggia nello stesso punto. Poi, quando si rende conto che lì ostacola il traffico, si ferma nella zona di carico e scarico; ma il mezzo sporge e finisce con il bloccare la circolazione quando un bus del Ctm deve aspettare che si liberi la corsia per parcheggiare.

In ogni caso, l'intervento pare che funzioni. Anche se non può essere considerato definitivo. "Dopo le festività", spiega l'assessore alle Politiche della mobilità Alessio Mereu, "valuteremo se tenerlo ancora acceso".
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