È rinchiuso nel carcere di Uta, in stato di fermo di indiziato, il presunto autore delle aggressioni a sfondo sessuale a due studentesse universitarie commesse nei giorni scorsi a Cagliari.

Al termine di rapide indagini, gli agenti della Squadra volante della Questura, coordinati dal dirigente Massimo Imbimbo, hanno sottoposto a fermo un giovane del Gambia di 27 anni, che è stato riconosciuto da entrambe le vittime che aveva palpeggiato per strada.

Fin dall'inizio, i poliziotti delle Volanti hanno concentrato l'attenzione sul giovane africano, perché aveva un precedente specifico: l'avevano conosciuto nel febbraio scorso, quando lo arrestarono nella zona di via Peretti dopo un'aggressione del tutto simile a quelle di due giorni fa in centro a Cagliari.

Ora l'uomo è in attesa di essere interrogato dal magistrato che dovrà decidere la convalida del fermo.

LE AGGRESSIONI - Giovedì pomeriggio il gambiano ha afferrato dalle spalle una ragazza vicino all'Orto botanico in via Sant'Ignazio. Spinta contro il muro, la 23enne è stata palpeggiata e, prima che potesse riprendersi dallo shock e urlare, ha visto il suo aggressore fuggire a piedi. Subito dopo la ragazza aveva dato l'allarme al 113.

Poco dopo il giovane ha colpito di nuovo, questa volta in via Carbonazzi, nei pressi delle rovine della Villa di Tigellio. Anche in questo caso il maniaco è giunto dalle spalle della ragazza, che è stata afferrata e palpeggiata, poi è scappato.

INCASTRATO DA UNA FOTO - Decisiva per incastrare il responsabile, una fotografia scattata da un'amica di una delle due vittime.

La giovane, che era stata messa al corrente dell'accaduto e della descrizione del maniaco, l'ha incrociato per strada, proprio mentre stava conversando con la vittima, riuscendo con grande coraggio far finta di niente e a immortalarlo con la fotocamera del suo cellulare. Quindi ha inviato lo scatto all'amica che l'ha riconosciuto e ha girato l'immagine agli uomini della Questura.

A quel punto, i poliziotti sono andati a cercare il 27enne e l'hanno trovato in piazza Matteotti.

Ora, come detto, il giovane è in carcere per violenza sessuale continuata e aggravata.
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