Un marocchino residente a Selargius, Adil Charoufi, 29 anni, è finito in carcere a Uta con l'accusa di aver appiccato il fuoco in un locale del litorale quartese, "Acuapazza".

Ad arrestarlo al termine di indagini condotte a tempo di record sono stati gli agenti del Commissariato di Quartu e dell Squadra mobile che hanno agito sotto le strette direttive del dirigente Fabrizio Selis.

Il magistrato, il dottor Manuele Secci, ha disposto il trasferimento dell'indagato direttamente in carcere. Per il giovane è scattata l'accusa di incendio.

Le fiamme, per fortuna, sono state subito circoscritte dal personale del locale e dai Vigili del fuoco che hanno quindi limitato i danni. Il marocchino sarebbe stato più volte notato aggiararsi nelle vicinanze degli stabilimenti sul lungomare.

Secondo le prime ricostruzioni l'uomo, ieri mattina verso le sei, sarebbe entrato nel locale.

Ne sarebbe uscito poco dopo e ci sarebbe stato uno scoppio con le fiamme che si sono subito sviluppate nel locale.

Immediato l'allarme e lo spegnimento delle fiamme, mentre la polizia, immediatamente arrivata sul posto, ha avviato le indagini, con i sospetti subito sul marocchino, conosciuto dalle forze dell'ordine.

Le indagini hanno anche consentito di risalire ad alcune testimonianze che hanno favorito l'individuazione dell'indagato.

Ieri, così come in altre occasioni, Adil Charoufi, avrebbe cercato a più riprese di fare ingresso nel locale. Alla fine ci sarebbe riuscito, provocando l'incendio.

Nonostante il disguido, la programmazione dell'Opera Beach Arena - locale limitrofo a quello preso di mira da piromane - andrà avanti regolarmente, senza intoppi.
© Riproduzione riservata