Le spiagge sarde si caratterizzano per un'ondata di divieti, almeno per quanto riguarda la stagione 2019.

Si va dal bando alla plastica e alle sigarette, fino all'impossibilità di passeggiare sulle dune di Capo Comino per le quali il Comune di Siniscola impedisce il passaggio e la sosta sulle collinette che furono il set di "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto", di Lina Wertmuller.

Insomma, l'intento delle amministrazioni è comunque uno solo: proteggere le coste e il mare, le grandi ricchezze dell'Isola.

Per esempio a Cala Mariolu ora si paga il ticket di un euro a persona per chi arriva dall'unico accesso dal mare, e la spiaggia e a numero chiuso (mille ingressi al giorno). A Cala Goritzè si pagano 6 euro (al massimo 35 persone).

Ma è soprattutto la guerra alle sigarette, ai rifiuti e alla plastica a farla da padrona. Il Comune di Stintino, dopo aver vietato il fumo alla Pelosa, ha esteso il divieto a tutte le spiagge di sua competenza. E vietato è anche portare via la sabbia, oltre che pietre varie.

Porto San Paolo ha seguito l'esempio, con l'ordinanza "No smoke", entrata in vigore il primo giugno, e i provvedimenti che impediscono in spiaggia l'uso di posate, piatti e bicchieri usa e getta. Situazione simile anche ad Arzachena e Costa Smeralda.

A San Vero Milis per chi fuma in spiaggia è prevista una sanzione da 25 a 500 euro, mentre a Sant'Antioco il Comune ha fatto installare 18 cartelli per richiamare l'attenzione al rispetto dell'ambiente e degli animali.

E nel Nuorese è tornata la campagna "Làssami Neta" con la distribuzione di volantini in sardo, italiano e inglese contro i furti di sabbia, conchiglie, sassi e l'abbandono dei rifiuti.

(Unioneonline/s.s.)
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