Viaggio nei quartieri popolari di Cagliari, dove le famiglie fanno fatica a uscire dal degrado e, nella maggior parte dei casi, vivono negli alloggi dell'agenzia regionale Area o del Comune.

Si parte da Sant'Elia, dai blocchi del Favero: 278 appartamenti sulla sola piazza Falchi dove gli inquilini fanno i conti con lavori interrotti e promesse mancate. "Qui non abbiamo nulla: non c'è illuminazione pubblica, non ci sono strade né marciapiedi e la spazzatura è dappertutto", dice Gabriella Paderi, 58 anni, felice di guidare il tour nel rione che guarda al mare.

"Hanno appena completato i lavori nei bagni ma ci sono già nuovi problemi, ho avvisato Area ma ancora non è venuto nessuno", racconta Filomena Piseddu, 80 anni, che ha trascorso metà della vita al Favero dove abita con il figlio disabile.

A peggiorare la situazione da queste parti negli ultimi mesi è arrivato il problema dei rifiuti. I cumuli di spazzatura sono a ogni angolo e in una giornata torrida d'estate l'odore acre riempie l'aria.

I disagi legati al porta a porta non sono solo di Sant'Elia ma interessano anche San Michele e Is Mirrionis, dove il viaggio tra i quartieri del malessere continua.
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