Se il Vesuvio dovesse eruttare, circa 50mila persone verrebbero trasferite in Sardegna "su loro richiesta". In questo scenario si inquadra il gemellaggio tra la Sardegna e la Regione Campania insieme ai comuni di Napoli e Pompei i cui protocolli sono stati firmati oggi nel capoluogo campano dall'assessore regionale sardo all'Ambiente.

I documenti siglati, alla presenza, tra gli altri, del Capo dipartimento nazionale di Protezione civile, Angelo Borrelli, hanno validità per cinque anni.

"Ora - ha detto Lampis - verrà subito attivato dalla Direzione generale della Protezione civile regionale il tavolo tecnico per l'elaborazione del piano di evacuazione delle popolazioni insediate nel Comune di Pompei e nel quartiere Posillipo di Napoli. È questa l'occasione per rafforzare legami istituzionali oltre i confini della nostra Isola affinché anche queste siano occasioni per ridare centralità nazionale alla Sardegna".

Durante l'incontro è stato anche deciso di avviare con la Regione Campania e i comuni di Napoli e Pompei "un rapporto di collaborazione ai fini della valorizzazione dei diversi patrimoni storici, archeologici, ambientali e paesaggistici come ulteriore strumento di condivisione di realtà ed esperienze che da sempre hanno reso grande l'Italia".

(Unioneonline/s.s.)
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