Assolti perché il fatto non sussiste.

Finisce così la questione giudiziaria che ha coinvolto l'ex sindaco di Isili Orlando Carcangiu e alcuni assessori della sua giunta, Maria Staiti, Piera Dettori e Claudio Zedda, ed Enrico Melis, consigliere comunale. Una condanna che prevedeva una multa di 900 euro per diffamazione nei confronti dell'imprenditore Pierpaolo Pani, proprietario di un'area presso la zona industriale di Isili, Perd'e Cuaddu dove è sorto un impianto fotovoltaico osteggiato dall'amministrazione Carcangiu.

Ad inchiodare il sindaco e i suoi assessori i volantini con il simbolo del Pd distribuiti in tutto il paese, intitolati "L'arte di intorpidire le acque per non far vedere il fondo".

Ma a poco più di un anno dalla condanna in primo grado, è arrivata la soluzione per i cinque e la revoca del risarcimento di 900 euro.

"La condanna non era grave - ha detto il legale Valentina Macis - ma si trattava pur sempre di una condanna penale". "Avevo ragione - ha commentato Orlando Carcangiu - e ho voluto che mi si restituisse la ragione".
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