In nemmeno due anni sono riusciti a portare in Sardegna almeno 40 chili di cocaina.

La droga transitava dall'Olanda, grazie a un gruppo di emigrati sardi, e per recuperare eventuali crediti dello spaccio o per intimorire i clienti veniva utilizzato un pugile dilettante ex militare russo.

L'organizzazione è stata sgominata stamattina all'alba dai carabinieri della compagnia di Carbonia che ha avviato le indagini nel 2016: sono state eseguite sei ordinanze di custodia cautelare (una in carcere, tre ai domiciliari e due con obbligo di dimora).

Un indagato è per ora sfuggito alla cattura in Olanda.

Nell'operazione è finito in cella Massimo Farris (56 anni di Cagliari, titolare di un circolo privato base operativa del gruppo); ai domiciliari Alexander Kapitonov (24 anni, il pugile russo già finito in manette anche per rapina), Giovanni Piero Falconi (48, di Fonni), Luca Tegas (29, di Lanusei).

Obbligo di dimora per Vincenzo Piras (42, di Uta) e Giacomo Piroddi (22, di Tortolì). Durante le indagini dei militari del nucleo operativo di Carbonia (comandati da Lucia Dilio e coordinati da Carlo Porru) sono stati effettuati anche dieci arresti in flagranza e tre fermi. Gli indagati sono in tutto 38.

Nel giugno del 2017 a Sardara sono stati intercettati due carichi di cocaina (20 chili), un altro è stato sequestrato a San Sperate (due chili) e uno ulteriore in provincia di Roma (quasi quattro chili). Secondo gli inquirenti il giro d'affari superava i dieci milioni di euro.

LE INDAGINI - Secondo le accuse, il traffico era organizzato dall’Olanda da Giancarlo Pani (fermato nel 2018) e da un complice attualmente ricercato. Con lui un anno e mezzo fa sono stati arrestati i referenti in Sardegna: Luciano Tuveri di San Sperate si occupava del Cagliaritano e Giampaolo Scintu dell’Oristanese.

Il nuovo filone dell’operazione ribattezzata "The Last Waltz" ha portato in cella un altro dei principali protagonisti del gruppo, Farris: gestiva il circolo a Sant’Avendrace utilizzato anche per smerciare la cocaina.

I clienti arrivavano anche dal Sulcis: proprio seguendo alcuni acquirenti da Carbonia, i carabinieri comandati dalla Dilio, hanno scoperto l’organizzazione che c’era dietro. Farris utilizzava il pugile Kapitonov per riscuotere i crediti. Proprio dal circolo cagliaritano si è risaliti a Piroddi e Tegas che portavano - secondo le accuse - la droga a Tortolì. Piras invece sarebbe il destinatario di un carico di undici chili di cocaina intercettato nell’agosto del 2017.
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