Corsa contro il tempo per salvare i silos del porto di Cagliari e scongiurarne l’abbattimento. Restano soltanto dodici giorni per presentare una manifestazione di interesse che salvi gli ex impianti di stoccaggio del grano del molo Rinascita (realizzati negli anni Settanta dal Consorzio agrario e oggi di proprietà dell’Autorità di sistema portuale) e consenta la loro riqualificazione.

Una riconversione che potrebbe regalare alla città una struttura turistico ricettiva di grande prestigio sulla falsariga di quanto avvenuto, per analoghi impianti industriali portuali, in altre parti del mondo come Città del Capo, Johannesburg, Copenhagen, Rotterdam.

Massimo Deiana, presidente Authority (foto L'Unione Sarda - Piras)
Massimo Deiana, presidente Authority (foto L'Unione Sarda - Piras)
Massimo Deiana, presidente Authority (foto L'Unione Sarda - Piras)

Il 31 marzo, alle 12, scade il termine ultimo per la presentazione di eventuali proposte tecniche. Se non dovessero arrivarne, il presidente dell’Authority, Massimo Deiana, sarebbe costretto a procedere con il progetto di abbattimento, rinviato più volte e ora improcrastinabile.

"Siamo giunti a un bivio – ha detto Deiana – da qui l’esigenza di ricorrere ad un appello pubblico affinché qualche operatore interessato possa presentare una manifestazione formale per l’assentimento in concessione e successiva riconversione dei silos. Il mio auspicio è che entro fine mese possa pervenire qualche richiesta concreta".

In effetti nel 2017 sette diverse richieste di accesso alla documentazione erano arrivate, così da convincere l’Autorità portuale a sospendere le procedure per l’abbattimento. Ma di concreto non c’era poi stato più nulla.

Adesso Massimo Deiana ci riprova. Nella speranza che i silos del molo Rinascita possano ancora a lungo rappresentare una cartolina per la Cagliari sul mare. Naturalmente restaurati e destinati a ospitare ben altre attività.
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