Genoni sabato sera, 30 maggio, dirà "no" alla violenza con una fiaccolata "da fermi".

L'iniziativa è del comitato della Madonna del Sacro Cuore e della parrocchia, col sostegno dell'amministrazione comunale.

Una comunità che risponderà all'ultimo omicidio dell'allevatore trentaseienne Gianfranco Melis, freddato nel suo ovile da due colpi di fucile tre settimane fa, con decine di fiaccole che si accenderanno sabato alle 21 nel piazzale dell'ex convento. Fiaccole "ferme" e non in movimento, "nel pieno rispetto delle norme di contenimento dei contagi del Covid-19 e del distanziamento sociale, con l'utilizzo di mascherine", ha assicurato il sindaco Gianluca Serra.

Il parroco don Gerardo Pitzalis ha aggiunto: "Vogliamo manifestare tutta la nostra stanchezza e il nostro disappunto verso queste azioni brutali, che macchiano la storia e l'immagine di una comunità, che è tutt'altro. Un'iniziativa semplice, ma con un messaggio forte in uno spazio ampio, dove sarà possibile rispettare tutte le norme vigenti di sicurezza". L'appello nel manifesto: "Tutti siamo invitati a partecipare, in particolare i giovani". Il sindaco ha concluso: "Sarà il segnale di una comunità unita".
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