A novembre gli occupati sono cresciuti di 41mila unità rispetto al mese precedente (+0,2%), con un tasso di occupazione che sale al 59,4% (+0,1 punti percentuali). Stabile il tasso di disoccupazione che si attesta al 9,7%.

Lo rileva l'Istat negli ultimi dati provvisori.

L'andamento dell'occupazione è sintesi di un aumento della componente femminile (+0,3%, pari a +35mila) e di una sostanziale stabilità di quella maschile.

Gli occupati crescono tra i 25-34enni e gli ultracinquantenni, mentre calano nelle altre classi d'età; al contempo, aumentano i dipendenti permanenti (+67mila) a fronte di una diminuzione sia dei dipendenti a termine (-4mila) sia degli indipendenti (-22mila).

Dopo l'incremento occupazionale del primo semestre dell'anno e l'andamento altalenante del terzo trimestre, nel mese di novembre si conferma la tendenza alla crescita già registrata a ottobre che porta l'occupazione ai massimi storici (cioè dal 1977, anno di inizio delle serie storiche ricostruite).

L'aumento congiunturale dell'occupazione è trainato dai dipendenti permanenti e da una rilevante crescita del tasso di occupazione dei giovani con 25-34 anni, mentre calano i lavoratori a termine e gli indipendenti. Contestualmente, si registra una lieve crescita del numero di disoccupati e un calo dell'inattività, che scende ai valori minimi storici", commenta l'istituo di statistica.

In crescita risultano anche le persone in cerca di lavoro (+0,5%, pari a +12 mila unità nell'ultimo mese). L'andamento della disoccupazione è sintesi di un aumento per gli uomini (+1,2%, pari a +15mila unità) e di una lieve diminuzione tra la donne (-0,2%,pari a -3 mila unità); crescono i disoccupati under 35, diminuiscono lievemente i 35-49enni e risultano stabili gli ultracinquantenni.

Il tasso di disoccupazione risulta comunque stabile al 9,7%.

(Unioneonline/F)
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