"Il documento di Arera conferma quanto già sapevamo: l'Autorità chiede un atto che abbia forza di legge e che dica che la Regione è all'interno dell'ambito tariffario nazionale".

Lo ha dichiarato l'assessore dell'Industria Anita Pili a proposito della delibera che definisce le tariffe energetiche per il prossimo quinquennio in tutta Italia.

"È anche quello che noi ci aspettiamo dal Governo - chiarisce l'esponente della Giunta Solinas - perché il Pniec, il Piano nazionale integrato energia e clima, traccia il percorso che consente di raggiungere l'obiettivo della decarbonizzazione. Che si può centrare - spiega - solo se le centrali della Sardegna saranno riconvertite a metano, quindi passando attraverso la distribuzione territoriale del gas".

Questo "si evince in modo chiaro dall'ultima versione del Pniec, ma è anche chiaro che serve un atto con forza di legge, come richiesta da Arera", precisa l'assessore.

Insomma, resta valido quanto annunciato dalla Regione il 23 dicembre scorso, e cioè la conclusione dei lavori della dorsale entro il 2025 e il prezzo ancorato al resto del Paese con risparmi annui medi per le famiglie dai 400 agli 800 euro e per l'industria dal 30 al 50% sull'approvvigionamento, a seconda del fattore energetico che si va a sostituire.

Ora, annuncia Anita Pili, "promuoveremo un'azione di coinvolgimento di tutta la politica: per la prossima settimana prevediamo di organizzare un incontro con l'obiettivo di assumere un impegno unitario, al di là degli schieramenti di partito, per dare indirizzi al governo affinché con un atto legislativo perequi la metanizzazione in Sardegna".

(Unioneonline/F)
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