"Tre proposte per sbloccare la vertenza latte"
Dall'associazione Più Sardegna tre idee per intervenire sulla vertenza "in modo incisivo"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L'associazione Più Sardegna, dopo gli incontri in Regione e in Prefettura a Sassari per sbloccare la vertenza latte, ha presentato al Ministero delle Politiche Agricole e all'assessore regionale all'Agricoltura tre proposte operative che l'associazione ritiene fondamentali per intervenire in modo incisivo sulla vertenza.
Eccole: "Primo: l'affidamento a Più Sardegna della realizzazione e della gestione del Piano di regolazione dell'offerta del Pecorino Romano D.o.p.., in sostituzione del Consorzio di Tutela".
"Secondo: gestione commissariale delle cooperative responsabili degli eccessi di produzione incontrollata del Pecorino Romano per una stagione produttiva, con inserimento delle stesse in un progetto di filiera sperimentale e/o in un contratto di filiera, finanziati con i fondi nazionali destinati all'emergenza: chiediamo l'affidamento della gestione a Più Sardegna e ai gruppi spontanei di allevatori".
"Terzo: Stipula di un contratto di fornitura del latte prima dell'avvio della campagna produttiva con prezzo minimo del latte ovino, non inferiore al costo di produzione stabilito da ISMEA in € 1,12 + IVA, che dovrà essere integrato con quello dei derivati dalla trasformazione ovvero panna, burro e ricotta, equivalente a 0,50 €/ kg".
"La necessità - spiega Valentina Manca, presidente di Più Sardegna - è quella di riconvertire il sistema produttivo delle cooperative. Serve mettere in rete non meno di sei stabilimenti caseari, che potranno operare congiuntamente condividendo scelte produttive che mirino al miglioramento e diversificazione delle produzioni, alla valorizzazione del latte di qualità e dei prodotti derivati, alla commercializzazione unitaria dei prodotti, alla promozione della Sardegna, introducendo modelli di gestione oculata, improntata al risparmio energetico e alla necessità di affrontare i mercati utilizzando marchi regionali identificativi unici".
(Unioneonline/D)