"La Sardegna deve rivolgere il suo sguardo al futuro per riconquistare nuovi ambiziosi traguardi nella battaglia iniziata già all'alba dell'esperienza autonomistica per conferire al sardo pari dignità con la lingua italiana".

Questo il messaggio del governatore della Sardegna Christian Solinas in occasione della Giornata internazionale della lingua madre, per sottolineare la necessità di proseguire la battaglia per tutelare e valorizzare la limba.

"Rimane una pietra miliare di questo impegno - ha ricordato Solinas in una nota diffusa da Villa Devoto - la legge regionale n.26 del 1997, voluta fortemente dall'Assessore sardista alla pubblica istruzione Serrenti, ma sono ancora molti gli atti e i provvedimenti che bisogna adottare per avvicinare nell'Isola il sardo ad una reale equiparazione con la lingua italiana.

In questa giornata, prosegue il Presidente, in cui si recuperano i valori identitari dell'appartenenza attraverso il linguaggio comune ad una entità etnolinguistica ed etnoculturale, non possiamo dimenticare che per noi la lingua sarda costituisce uno degli elementi fondamentali per lo status di Nazione del Popolo sardo".

"Tra gli aspetti che necessitano una immediata rivisitazione - aggiunge il governatore - vi è il fatto che nel nostro Statuto Speciale di Autonomia non è ancora contemplata una norma che in qualche modo richiami e contenga la lingua e la cultura isolana. Mentre, per contro, negli Statuti della Valle d'Aosta e del Trentino Alto Adige, per quanto emananti nello stesso periodo, tali norme son ben presenti. Il che ha consentito il riconoscimento di un pacchetto di misure e agevolazioni da parte della Repubblica proprio in ragione del fatto di essere territori aventi lo status di minoranza etnolinguistica".

"Il problema della lingua sarda, con tutti i suoi risvolti culturali, politici e sociali, è stato sottovalutato per molti decenni", continua Solinas.

"La giornata internazionale della lingua madre ci induce, quindi, ad una più profonda riflessione sul problema, per fare in modo che rinasca un interesse finalizzato a recuperare Sa Limba nel suo valore sociale e culturale in un novellato quadro normativo che miri a coltivarlo e a salvaguardarlo, garantendo con sa Limba la conservazione e lo sviluppo dell'identità del popolo sardo", afferma ancora il governatore.

E conclude: "Questa giornata in particolare, dice ancora il Presidente Solinas, ci ricorda che l'uso della lingua materna nell'ambito della comunità di appartenenza si pone quale elemento fondamentale di identità culturale e come mezzo primario di trasmissione dei relativi valori e, conseguentemente, di garanzia dell'esistenza e della continuità del grande patrimonio, spesso lascito di una grande civiltà - nel nostro caso quella nuragica- proprio di ciascuna comunità etnica".

"Il messaggio che deriva dalla celebrazione di questa giornata per noi sardi è quello di unire il tema della tutela dell'identità linguistica e culturale a quello della condizione fisico geografica di insularità, privilegiando le peculiari condizioni storiche, sociali e politiche del popolo sardo".

(Unioneonline/l.f.)
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