L'Università di Cagliari entra in un progetto europeo da due milioni di euro su Scienza e società accanto agli atenei di Pécs, Brno, Potsdam, Paris-Nanterre e Rennes: il finanziamento comunitario giunge da Horizon 2020.

"Un nuovo traguardo - spiega il prorettore per l'Internazionalizzazione Alessandra Carucci - che porta attrattività per i ricercatori e passi avanti nel ranking internazionale".

Il pool di docenti e ricercatori dei sei atenei europei dell'alleanza interuniversitaria Educ ha lavorato in piena pandemia alla stesura di un progetto presentato e approvato nell'ambito del bando H2020 Swafs (Science with and for society).

Con la valutazione positiva della giuria è giunta da Bruxelles l'assegnazione di due milioni di euro. Un primo step, fa sapere l'ateneo, a cui dovrebbero seguire altre risorse da mobilitare grazie alla cooperazione garantita dalle università di Potsdam, Pécs, Brno, Rennes, Paris-Nanterre e Cagliari.

Il bando, riservato agli atenei dell'Unione europea finanziati da Erasmus+ (i consorzi sono 17), è stato varato per selezionare progetti rivolti alla modernizzazione nei campi della ricerca e dell'innovazione. Con un obiettivo: supportare e rafforzare le attività del consorzio e delle singole università consociate con la strategia di condivisione e integrazione a lungo termine e in sinergia con la didattica.

L'ateneo cagliaritano avrà anche responsabilità strategiche in due task chiave quali "Entrepreneurial mindset to spur knowledge and technology transfer" (Mentalità imprenditoriale per stimolare conoscenza e trasferimento tecnologico) e "Defining common policies on three selected topics: Ethics, Professional equality and parity, Doctoral and postdoctoral environment" (Definizione di politiche comuni su etica, parità e parità professionale, dottorato e post-dottorato).

(Unioneonline/D)
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