Il distanziamento sociale è impossibile da garantire, l'idea quindi è prevedere l'obbligo di indossare la mascherina in pista. Non una semplice chirurgica, né le famose FFP2 o FFP3, ma un dispositivo che sarà consegnato all'ingresso dei locali che ha una valvola che permette dI consumare i drink attraverso una cannuccia senza mai togliere la mascherina. E ancora: termoscanner all'entrata, ingressi contingentati, bicchieri con tappo per evitare rischi di contaminazione, plexiglass al bancone del bar.

Prova a ripartire da queste proposte il mondo isolano dell'intrattenimento notturno (un migliaio di lavoratori tra locali e discoteche) che domani, venerdì 29 maggio, scende in piazza a Cagliari per chiedere di ricominciare.

L'appuntamento è alle 10 in piazza dei Centomila. "Chiediamo di poter riaprire in maniera assolutamente graduale e in tutta sicurezza", precisa Nicola Schintu, responsabile del Room club e promotore dell'iniziativa. "Non siamo medici né esperti, ma sappiamo che le persone, se indossano la mascherina, non si dovrebbero contagiare. Per questo motivo proponiamo l'utilizzo obbligatorio per tutti, clienti e lavoratori". Le mascherine innovative proposte dai titolari potrebbero costare circa 500/600 euro più iva a serata. Chi le paga? "O questo costo se lo assumono i titolari dei locali, senza aumentare il prezzo dei biglietti, oppure, se possibile, chiediamo alla Regione di venirci incontro in qualche modo, magari prevedendo un credito di imposta".

Avendo tutti l'obbligo di indossare le mascherine, addio al rito del bacio in discoteca. "Ci saranno altri momenti e altri luoghi per questo", spiegano gli organizzatori. "Il Covid cambia le regole e tutti ci stiamo adattando a nuove abitudini".
© Riproduzione riservata