È qualcosa nell'aria, nel cibo. È ben nascosta tra le eliche del corredo genetico. È una somma di fattori che ha per risultato un numero sempre superiore a cento. Da anni attrae ai piedi del Gennargentu dotti, medici e giornalisti da ogni parte del pianeta. Vengono a cercare l'elisir di lunga vita nella Blue zone Ogliastra. National Geographic, nel numero di gennaio, dedica un lungo reportage alla cucina dei centenari. Dan Buettner, autore di best seller e fellow di National, ha assaggiato il minestrone di chef Assunta Podda, cento anni compiuti a luglio. Legumi, carote, aglio, cipolla, finocchi, erbe aromatiche, cavolo. A tavola vino rosso, pane a lievitazione naturale e lattuga coltivata dietro casa, ad Arzana, un centenario ogni 38 abitanti dalla seconda Guerra Mondiale ad oggi. A pochi chilometri c'è Villagrande Strisaili, centro che detiene il record di longevità maschile. Tra i Tacchi, a Perdasdefogu, vive la famiglia più longeva del mondo, i Melis entrati nel Guinness World Book. Il fattore Gaia Assunta Podda conosce bene i giornalisti. Di recente ha ricevuto la visita di una troupe Bbc. Le querce d'Ogliastra sono star mediatiche, i migliori testimonial possibili. In Barbagia qualche tempo fa è arrivato pure Zac Efron, a girare un documentario per Netflix. Per cercare il nesso tra i cent'anni e l'Isola che non c'è. In cui i giovani emigrano e i vecchi muoiono poco, o molto meno che altrove. In cui la densità per abitante è ridicola, ovvero la quantità di spazio a disposizione non è quella di Tokio e la qualità dell'aria non paragonabile a Pechino. Da anni Gianni Pes, studioso di longevità, ricercatore all'Università di Sassari e Raffaele Sestu, medico e presidente delle Pro Loco, cercano di spiegare ai forestieri quale sia la soluzione dell'arcano per campare chent'annos. «Determinante è il fattore Gaia, acronimo di genetica, ambiente, alimentazione, integrazione e autostima». Pes e Michel Poulain, pionieri degli studi sui centenari, davano chiare coordinate su dove fosse nascosto il Graal: «La famiglia; lo scarso o nullo tabagismo; il semivegetarianismo; l'attività fisica moderata ma costante; la percezione di esser utili socialmente; il consumo di legumi».

Riconoscimenti - Da ottobre Arzana è ufficialmente Comune Blue Zone. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dall'Osservatorio scientifico della longevità Sardinia. Gli studiosi Michel Henri Poulain e Gianni Pes, studiosi della Longevity blue zone, hanno indagato i dati demografici arrivando a stabilire come la popolazione di Arzana presenti un livello di longevità eccezionale fra i più alti del mondo. Ad oggi il paese conta quattro ultra centenari: Assunta Podda 100 anni compiuti a luglio, Luisa Mulas (102), Maria Pirarba (101), che vive a Dolianova, e Benigna Fadda (104), residente nelle Marche. Complessivamente i centenari e ultracentenari censiti sono 50.

Arrivano le star e gli studiosi - Nel 2018 atterrò ad Arzana una celebrità in materia, Makoto Suzuki, 700 articoli pubblicati, il top player dei genetisti, accompagnato da uno stuolo di cronisti di Discovery Channel. Suzuki così parlò: «Cerchiamo di mettere insieme i fattori che agiscono sulla popolazione sia sarda che giapponese e che contribuiscono a rendere la vita oltre che più lunga più fruttuosa e produttiva». Il Giappone, con l'isola di Okinawa (ps la parola isola è un altro indizio), detiene il record di longevità femminile. Per i maschi che vivono a lungo è necessario scavalcare il Monte Idolo. Villagrande sbandiera il primato dal 2011. In realtà è l'Ogliastra intera, e un territorio allargato anche a Seulo e parte della Barbagia, che ha dati fuori scala rispetto alle altre zone dell'Isola. Raffaele Sestu racconta un aneddoto che spazza via tutte le teorie sull'alimentazione e alimenta il mistero. "Una volta chiesero a Graziano Serdino, vissuto fino a 102 anni, se il segreto della lunga vita fosse aver seguito la dieta mediterranea, mangiando tanta verdura. Lui rispose: 'No, fa male. Ho mangiato l’erba di cento pecore perché ho mangiato le pecore'".
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